Tutto nasce nei mercatini
Qui incontriamo tante persone e molte ci raccontano di quanto avrebbero voglia di fare, di sperimentare l’autoproduzione (faccio da me quello che mi serve).
Sempre più spesso ci imbattiamo in gente con la voglia di mettere le mani in pasta, di procurarsi cose di qualità, e soprattutto con il desiderio di riprovare a fare le cose fatte bene, sperimentandole in prima persona.
Nel 2012 nasce così l’idea dei laboratori per l’autoproduzione dei sandali, slogan un po’ politichese, dove in pratica la gente impara a fare dei sandali semplici ma resistenti, facendone un paio per se.
Quanto dura il laboratorio e cosa si impara?
Il laboratorio dura due giorni, e partendo dalle misure del proprio piede si realizza un paio di sandali con materiali di prima qualità, quelli che utilizziamo solitamente
Tutto è fatto interamente a mano.
Gli attrezzi che insegniamo ad utilizzare e riconoscere sono pochi e semplici così che la tecnica appresa possa essere ripetuta anche autonomamente (nascono così sandali per il fidanzato, per la compagna, per i figli ecc…).
… La storia continua
Le richieste di laboratori crescono. Facendo insieme si sta bene. Un gruppetto di dieci, quindici persone che non si conoscono e sono diverse tra loro stanno insieme per due giorni per tante ore e così mentre si fora il cuoio, mentre si cuce si parla, si fa amicizia e il clima diventa sempre più conviviale e scherzoso.
C’è chi è più lento, chi ha più abilità manuale, chi è più tradizionalista e chi più innovativo e creativo ma alla fine, tutti rimangono incantati nel vedere come quella fatica nel tagliare il cuoio, quei tanti buchi della cucitura, le martellate per l’incollatura, quei tanti movimenti delle mani magicamente hanno dato vita ad un bel paio di sandali.
La voglia di indossarli e di terminarli diventa alla fine irrefrenabile e la soddisfazione è sempre tanta.
Cosi, lentamente, l’impegno nei laboratori è diventato parte integrante del progetto Marruca.
Dopo gli adulti abbiamo iniziato a proporli anche nelle scuole.
Molte ci hanno accolto, in particolar modo quelle ad indirizzo Steineriano.
Molti professori hanno avuto il coraggio di far utilizzare ai ragazzi trincetti, pinze e martelli, ed incredibile, mai nessuno si è fatto male!
Un po’ come i contadini, lanciamo tanti semi nel campo, qualcuno continuerà questo percorso, o anche no, muovere le mani fa bene comunque.
Sperimentare che si possa fare anche qualcosa di impensabile come le proprie calzature, è magico e ci allena alla perseveranza, all’impegno, ma soprattutto ci dimostra che niente è impossibile!
… e poi è così divertente!